giovedì 10 gennaio 2008

un fiore prelibato

Da quest'anno, dopo tre anni di prove, due agricoltori di Castrocaro (Fc) hanno iniziato la coltivazione dello zafferano. Si potranno degustare finalmente degli ottimi risotti con lo zafferano romagnolo.

Lo zafferano che noi usiamo per dare quell'inconfondibile sapore a tante prelibate pietanze, altro non è che il pistillo del fiore di crocus sativus che fa parte della famiglia delle iridacee; ha un fiore viola, solitario e foglie lanceolate, fiorisce nel periodo autunnale. Si raccoglie da metà a fine ottobre, in questo periodo la mattina presto lo zafferano viene pazientemente raccolto a mano con gesti abili e gentili, da donne allenate a non rovinare i preziosi stimmi.
La lavorazione totalmente manuale spiega l'alto costo di questo prodotto, servono infatti circa da 120.000 a 150.000 fiori per ottenere un kg di prodotto finito, perchè ogni fiore ha solamente da 3 a 5 stimmi.
Questa spezia dalle mille qualità si potrebbe definire elisir di lunga vita; infatti vengono attribuite allo zafferano propietà benefiche quali: contrastare l'invecchiamento, stimolare il metabolismo, favorire le funzioni digestive, ridurre la pressione sanguigna, abbassare le quote di colesterolo e trigliceridi assorbite con l'alimentazione.

Da diverso tempo in questo luogo poco conosciuto, Castrocaro, dei piccoli agricoltori hanno fatto rivivere queste terre, una di loro è Claudia Piraccini che oltre a produrre zafferano è anche una sapiente produttrice di olio e miele, tutto certificato e biologico.
Un'altro coltivatore di zafferano è Nino Tini, personaggio istrionico: insegnante, agricoltore, ricercatore, poeta e oste. La sua terra, il podere montepiano è coltivato rigorosamente in maniera biologica.
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